TI SOSTENGO NEL SUPERAMENTO
DELLE DIFFICOLTà

Scopri come posso guidarti nella tua crescita emotiva ed aiutarti a ritrovare fiducia e serenità.

Psicologa Psicoterapeuta Milano, Ansia, Attacchi di panico, Depressione, Insicurezza, Problemi relazionali, Burnout, Terapia di coppia, Gravidanza e maternità

Guidarti verso il tuo benessere è la mia priorità

Psicologa Psicoterapeuta Milano Dialogo aperto

Dialogo aperto

Credo nel dialogo come strumento di riflessione e crescita, per riconoscere le dinamiche relazionali passate e presenti ed imparare a gestirle con consapevolezza.
Psicologa Psicoterapeuta Milano Contenimento emotivo

Contenimento emotivo

Ho cura delle tue emozioni e ci tengo ad accoglierti in uno spazio senza giudizio, per costruire fiducia ed assisterti verso uno stato di benessere interiore profondo.
Psicologa Psicoterapeuta Milano Supporto

Supporto

Sono al tuo fianco, se ne avrai bisogno, anche oltre il momento della seduta terapeutica, per accompagnarti nelle tue difficoltà e farti capire che non sei da solo nell'affrontarle.

MI OCCUPO DI:

Psicologa Psicoterapeuta Milano Mi occupo di

Ti offro sostegno nella costruzione del tuo benessere quotidiano, identificando le tue risorse innate e le potenzialità che ti consentiranno di affrontare le difficoltà quotidiane, compresi gli ostacoli emotivi e le incertezze.

Disturbi dell’ansia e attacchi di panico
Disturbo ossessivo compulsivo
Depressione
Insicurezza e bassa autostima
Difficoltà relazionali ed affettive
Burnout
Difficoltà nel mondo del lavoro
Genitorialità e crisi di coppia

Su di me

Sono Fabiana Ferri, psicologa psicoterapeuta ad indirizzo psicodinamico, e da oltre dieci anni accompagno le persone nel loro percorso di crescita e benessere.


Ci tengo a creare insieme un rapporto empatico, che ti permetta di esprimere liberamente le tue emozioni. Valorizzo la relazione terapeutica come fondamentale per il processo di guarigione e di autoscoperta. Integro diversi approcci tra cui elementi di EMDR, metodologia evidence-based per l’elaborazione di ricordi dolorosi e traumi.


Sono laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche ad indirizzo Counseling e Salute Mentale, con specialistica in Psicologia delle Organizzazioni e del Marketing. Ho terminato il mio percorso formativo specializzandomi come Psicoterapeuta alla Scuola Gruppoanalitica Italiana.

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Ecco cosa posso fare per te

Ti sostengo durante la gravidanza e la transizione alla maternità, per gestire le fluttuazioni emotive, le preoccupazioni e lo stress di un periodo così delicato.

Supporto alla Gravidanza e alla Maternità

Psicologa Psicoterapeuta Milano Gravidanza e maternità
Ti accompagno per affrontare le sfide complesse nella crescita dei tuoi figli per riacquistare benessere e serenità familiare.
Psicologa Psicoterapeuta Milano Consulenza genitoriale

Consulenza Genitoriale

Ti offro un sostegno empatico e personalizzato per scoprire le tue risorse nascoste e ritrovare la tua forza interiore.

Terapia individuale

Psicologa Psicoterapeuta Milano Terapia individuale
Ti aiuto ad identificare e superare conflitti e ostacoli nella tua relazione, per rafforzare la fiducia e migliorare la comunicazione.
Psicologa Psicoterapeuta Milano Terapia di coppia

Terapia di coppia

La psicoterapia non è solo un mezzo per affrontare le sfide, ma anche un'opportunità per esplorare e comprendere se stessi più a fondo.

Credo fermamente che il coraggio risieda nel chiedere aiuto e nell'investire nella propria crescita personale. Le relazioni possono rappresentare sia una fonte di difficoltà che una possibilità di sviluppo nella nostra vita quotidiana.

Domande & Risposte
Perché mi sento sola anche se ho amici e una vita sociale attiva?
Lavoro come psicoterapeuta ormai da diversi anni, la maggioranza dei miei pazienti sono giovani donne dai 25 ai 40 anni, arrivano perlopiù per sintomi ansiosi, attacchi di panico, stati depressivi. i fattori scatenanti possono essere diversi…famiglia, pressioni lavorative/universitarie, delusioni amorose. Quello che spesso mi stupisce di queste ragazze così fragili, in realtà è la loro eccezionale intelligenza, le risorse interne che faticano a far emergere ma che hanno, la loro capacità di leggersi dentro, ma anche il desiderio fortissimo di lavorare su di sè, di cambiare, di crescere.

Eppure qualcosa le blocca, le fa dubitare di quello che potrebbero essere, di quello che sono, le fa incespicare tanto da risultare arrendevoli, rassegnate, così deluse e abbattute da non riuscire a vedersi, riconoscersi, conoscersi.

Difficile dipingere un quadro generale, ognuna di loro ha una storia unica, problematiche differenti, un percorso evolutivo e trasformativo peculiare, ma mi sono trovata ad identificare degli elementi comuni, ed in particolare un elemento che le contraddistingue: la solitudine. Non parlo dell’essere sole ed isolate dal mondo, queste ragazze hanno spesso, non sempre, una rete ampia di amicizie e conoscenze con cui passare il tempo libero, confrontarsi, ma ad un certo punto è come se non fossero sufficienti, come se il vuoto interiore che vivano possa solo essere coperto dal rumore delle chiacchiere, delle uscite serali, delle vacanze in gruppo, ma non possa essere colmato.

Il desiderio più grande resta quello di trovare un compagno, che le possa apprezzare, capire, coccolare, ma soprattutto con cui poter condividere la vita…cose semplici all’apparenza, un cinema, una cena, dei progetti insieme, una risata, uno sguardo d’intesa, ma che possa farle sentire complete, amate, rispettate.

E dove sono questi ragazzi? tutti già “presi”? la sensazione, soprattutto dopo i trent’anni, mentre si assiste ai vari fidanzamenti, matrimonio, famiglie delle amiche intorno, è di essere state scartate, o peggio di doversi accontentare degli avanzi, perchè se qualcuno è libero di sicuro ha un problema, è difettato, quindi anche loro lo sono. La ricerca del compagno diventa quindi una missione a tappe forzate e deludenti. esauriti gli amici degli amici, si passa ai conoscenti, all’ambiente di lavoro, alle vacanze per gruppi di single, all’uso dei social, in particolare di tinder…in fondo siamo una società connessa sempre e ormai quasi esclusivamente, abbiamo spostato l’ambiente di incontro dall’aperitivo allo schermo del cellulare, dove possiamo essere tutto e il contrario di tutto, con apparente rischio minimo.

E dico apparente perchè le modalità di incontro sui social sono al contempo facilitanti e devastanti. Innanzitutto ci si scontra con uomini che dichiarano da subito cosa non vogliono: no relazioni stabili, no bionde, no more, no basse o alte, no isteriche o pretenziose… si parte da quello che si esclude, non da quello che si desidera, e già questo è indicativo. L’elemento dichiarato o più spesso implicito è che ci si conosce con uno scopo e quello soltanto, quindi il tutto avviene alla velocità della luce, non ci sono i passaggi del corteggiamento, se non brevi e virtuali, si passa subito ad un linguaggio più spinto, sessualmente intenzionato, così ancor prima di vedersi, di toccarsi, di conoscersi davvero si va a creare un’intimità fittizia carica di aspettativa, che se non incontra la realtà ha come risultato un abbattimento dell’autostima, l’inizio di una serie di domande sul cosa ho di sbagliato, cosa ho fatto di sbagliato, perchè io non sono abbastanza. anche la chiusura è altrettanto rapida e drastica, da che ci si scriveva fino a notte fonda a che il ragazzo in questione sparisce senza lasciare di sè alcuna traccia, se non quella chiara che la sua presenza sulla app ne denota la ricerca di qualcun altro.

C’è una specie di frenesia all’inizio, quella di avere finalmente successo nell’incontro con l’altro, si comincia con il chattare con più persone contemporaneamente, si hanno diversi appuntamenti, si fa sesso con leggerezza e voglia di lasciarsi andare e poi gli epiloghi tutti uguali lasciano dietro di sè il deserto emotivo.

Quindi è tutta colpa di tinder? No chiaramente, questo sistema accelera e ingigantisce un processo che parte da un’autosvalutazione di sè già presente. Se il problema fosse Tinder basterebbe non utilizzarlo, invece queste situazioni si verificano anche quando gli incontri avvengono nel mondo reale. Il problema è incontrarsi, la paura di svelarsi all’altro, di mettere in comune sogni e paure, la paura di non essere adeguati, di non essere capiti, di rischiare troppo e di rimanere feriti, frenano la possibilità di aprirsi e conoscersi in modo sincero. e questa paura non è solo femminile, c’è un mondo maschile che vive da angolazioni diverse gli stessi tormenti emotivi.

Come si può fare allora se l’incontro non è possibile? Il lavoro che facciamo in psicoterapia passa attraverso la consapevolezza di sè e la scoperta della propria forza, resilienza, capacità di essere e di dare, si rafforza l’autostima e l’indipendenza emotiva non perchè si possa fare a meno dell’altro ma proprio per consentire un incontro alla pari. Non come la ragazza da salvare, amare e sostenere, ma come una compagna con cui condividere e camminare fianco a fianco. e per arrivare a questo spesso la terapia è utile non tanto perchè c’è qualcosa da correggere o aggiustare ma come processo trasformativo di scoperta personale, dove affrontare se stessi e i propri vissuti evolvendo e modificandosi verso un se consapevole e maturo….
È normale non riuscire ad accettare il mio corpo durante la gravidanza?
Siamo abituati ad immaginare la gravidanza come uno stato di grazia, dobbiamo necessariamente andarne fiere, essere orgogliose del pancione, mostrarci felici, compiaciute, pronte per una nuova vita a tre. Eppure nella realtà le cose non stanno proprio così, ci si sente a disagio perchè si vive una situazione di disagio, limitate nei movimenti, ingrassate nei punti meno strategici, gambe e piedi così gonfi che se cerchi di comprare le scarpe devi prendere due numeri in più. Per non parlare dei dolori alla schiena, la sciatica infiammata, il reflusso costante, le nausee e quella dannata toxoplasmosi negativa che impedisce di mangiare salumi, carne, pesce e verdure senza prima un trattamento disinfettante accurato, quindi addio ristorante, panini, sushi ma anche una semplice fresca insalatona. Se poi tocchiamo l’argomento intimità con il partner si passa da un eccesso all’altro, o astinenza totale perchè lui pensa di poter danneggiare il bambino e tu invece vorresti tanto un po’ di coccole, oppure una voglia irrefrenabile che di solito si accompagna alla tua totale assenza di desiderio di essere anche solo sfiorata.

Quindi dov’è lo stato di grazia? Perchè nessuno ti prepara al fatto che la gravidanza è una gran fatica?E’ come se generazioni di donne in tacito accordo si tramandassero una grande bugia, fino a far sentire profondamente sbagliata chi prova in realtà delle sensazioni assolutamente normali.

La gravidanza è un terremoto emotivo e fisico, nove mesi preparatori di quello che sarà un radicale cambiamento nella vita della donna, la nascita di un figlio.

Il primo grande cambiamento di questo tipo ognuna di noi l’ha vissuto in adolescenza, quando sia il nostro corpo, sia le nostre emozioni sembravano viaggiare su un binario a parte, tu avresti voluto esprime gioia e invece provavi rabbia, eri triste e sembravi in preda alla frenesia, eri arrabbiata e riuscivi solo a piangere, avresti voluto chiedere un abbraccio e finivi per litigare con mamma e papà.

Superata l’adolescenza le cose vanno, quasi sempre, migliorando, ti ritrovi a guardare nello specchio una giovane donna, dai lineamenti accettabili, con forme più o meno proporzionate, ma ad ogni modo se sei fortunata riesci a volerti bene.

La gravidanza rimescola tutte le carte, perchè il tuo corpo non è più solo tuo, addirittura dà assoluta priorità alla vita che cresce dentro di te. E’ uno sconvolgimento assoluto di tutto quello di cui avevi certezza e si accompagna mese dopo mese a paure, ansie, sentimenti contrastanti con cui si fa fatica a tenere il passo.

Sono proprio io quella nello specchio? Che versione di me sto guardando? Non ci si riconosce perchè ancora non ci si conosce, non in quella veste, non come future mamme, come sarà essere responsabili per qualcun altro?Sarò all’altezza? Sarò capace di crescere e amare il mio bambino?

Un altro elemento da non sottovalutare è che il nostro corpo è la dimostrazione evidente della nostra quasi totale perdita di controllo, la maternità mette di fronte all’impossibilità di tenere sotto controllo gli eventi. Il corpo cambia senza che noi possiamo fermarlo, così come la nostra vita cambierà senza che siamo in grado di prevedere come. Attenzione però, se è vero che moltissimi eventi seguiranno un corso naturale in cui posso solo relativamente influire, è vero anche che una volta vissuto lo stravolgimento saremo in grado piano piano di mettere a posto i tasselli della nostra vita pezzo dopo pezzo per riportarla ad una visione coerente. Come si fa? Con pazienza e voglia di scoperta, senza l’ansia di dover essere perfette, senza la pretesa che tutto torni come prima, perchè non è più come prima, è una nuova versione di noi, del nostro corpo, della nostra mente, delle nostre emozioni, della nostra famiglia, della nostra coppia.

Dandoci il tempo di conoscerci di nuovo e di conoscere questa nuova vita che è in arrivo, una piccola persona con già dei suoi tratti peculiari, che fa parte di noi e allo stesso tempo è assolutamente unica.

E proprio perchè cambia tutto dal primissimo istante in cui vediamo quelle lineette sul test di gravidanza, non possiamo pretendere troppo da noi stesse, ci vorrà tempo, per il corpo di recuperare, e per la mente di adeguarsi al nuovo. E quelle smagliature, quel seno più morbido, quel chilo in più o in meno che avremo, saranno i segni della più grande battaglia che una donna fa nella vita, come un supereroe con la sua kriptonite però.

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Sono al tuo fianco per comprenderti, ascoltarti e darti gli strumenti per iniziare a vivere la tua vita con maggiore consapevolezza.

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Fabiana Ferri

Via Carlo Crivelli, 9 20122 Milano MI

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